Pittore di spazi in cerca del tempo sognato, Silvio Natali dipinge per un'intima necessità che avvertiva già da giovane, spronato dalla madre e dagli studi classici. La laurea in Medicina e l'attività ospedaliera non lo hanno allontanato dall'impegno artistico. Per naturale simpatia, anzi, l'estro pittorico pare emulare il rigore diagnostico del medico nello scandagliare e scomporre il reale, per poi ricostruirlo in un universo onirico dove gli oggetti ed i luoghi fisici vengono sublimati in forme psicologiche, memorie autobiografiche e desideri. Guardare le sue tele sembra quasi un gesto indiscreto, come violare la sfera del suo inconscio, come abusare della sua immaginazione fiabesca per tornare a vedere con la fantasia dei bambini. Al di là dello stupore infantile, si scoprono, poi, l'impeto di una mente matura e una consolidata formazione artistica che Natali ha acquisito da autodidatta, nell'ambiente appartato di Corridonia. Non stupisce che solo di recente, a partire dagli anni Ottanta, egli abbia iniziato a rendere pubbliche le sue opere, grazie a numerose mostre collettive e personali dedicategli a Milano, Urbino e Ferrara. Un'indole discreta e pacata, figlia del paesaggio e del clima maceratesi, e un lavoro lontano dai salotti culturali hanno fatto sì che la pittura ed il disegno fossero un momento di spirituale evasione, capace di rendere tangibile, nel colore e nella linea, una immagine vagheggiata. "Come in un sogno il dipinto si dipinge da solo, per me" diceva Van Gogh. Anche nei quadri di Natali sembra che i colori e i contorni preesistano al lavoro artistico, celando in realtà un sapiente ed attento uso dei mezzi pittorici. Il furor dell'artista si esprime così con spontanea sapienza ed esplode in un ritmo cromatico vivace, in forme nette e lineari che riempiono la tela in un divertito gioco d'arte. Nonostante l'astrattezza del paesaggismo psicologico, il linguaggio riesce ad essere profondamente comunicativo, le sue personalissime visioni assumono una portata universale, grazie ai toni luminosi ed allo stile esuberante che emozionano l'animo di chi guarda, rendendolo partecipe di un percorso fantastico, ora pieno di entusiasmo ora nostalgico. Senza enfasi, illusioni e impressioni si svelano cariche di umanità e partecipi del sentire comune. E la tela, coloratissima, abbonda di immagini che ne nascondono altre, fino alla vera immagine di quella realtà assoluta e misteriosa che solo una pennellata sensibile può rappresentare.
Serena Sileoni